Terapia del trauma

Il trauma è un evento estremo, a volte catastrofico, che una persona percepisce come una minaccia alla propria integrità fisica e psicologica, o all’integrità degli altri. Gli eventi traumatici scatenano reazioni emotive e fisiche che la mente non sempre è in grado di elaborare.

Quando le nostre risorse non sono sufficienti per elaborare la situazione traumatica, si verificano blocchi emotivi e fisici. Il normale funzionamento psicologico e il benessere delle persone colpite vengono compromessi. Le reazioni al trauma sono soggettive e dipendono dalla personalità, dal carattere, dalla biografia e dalla resilienza di ciascuno, cioè dalla capacità di far fronte allo stress. Così come dall’ambiente in cui ci si trova.

Non solo gli eventi estremi possono essere la causa di un trauma. Anche l’abbandono infantile, la mancanza di rispetto e di attenzione possono compromettere l’autostima e la sicurezza delle persone, rendendo il loro equilibrio emotivo fragile e indifeso, soprattutto quando sperimentano nuove situazioni negative. Per questi motivi, il trauma non dipende solo dai sintomi, ma anche dalla reazione soggettiva di chi lo subisce.

Sintomi frequenti del disturbo post-traumatico
Alcuni sintomi comuni sonopaura intensa, senso di impotenza e di orrore, costante rievocazione dell’evento traumatico con immagini, pensieri o percezioni ricorrenti e intrusivi, sogni, sensazione di rivivere l’esperienza (flashbacks).
Comportamento di evitamento nei confronti di pensieri, sentimenti, attività, luoghi o persone che potrebbero evocare ricordi del trauma; incapacità di ricordare un aspetto importante del trauma.
Perdita di interesse o mancanza di coinvolgimento, sentimenti di allontanamento o alienazione dagli altri, sfiducia nel futuro. Disturbi del sonno, irritabilità o scoppi d’ira, difficoltà di concentrazione.

La terapia EMDR per un trattamento efficace del trauma

In qualità di operatrice non medica per la psicoterapia a Brema e online, preferisco trattare le esperienze traumatiche con il metodo EMDR. Questo metodo è stato sviluppato alla fine degli anni ’80 in America dalla psicologa Francine Shapiro. Durante una passeggiata all’aria aperta notò che, muovendo alternativamente gli occhi da destra a sinistra, e poi da sinistra a destra, provava un certo sollievo dai pensieri negativi e dalle paure legate alla malattia di cui soffriva in quel momento.

Nacque così l’EMDR (Eye Movement Desensitisation and Reprocessing), un metodo terapeutico basato su movimenti oculari che stimolano alternativamente i due emisferi del cervello. Così facendo viene stimolata la capacità innata del nostro cervello a rielaborare in modo positivo i ricordi traumatici che sono rimasti “bloccati” nel passato. Francine Shapiro ha dedicato il resto della sua vita a dimostrare l’efficacia di questo metodo, lo ha fatto comprovare da studi di ricerca e lo ha diffuso nel mondo della psicoterapia. Dal 2015 l’EMDR è stato riconosciuto dall’OMS come metodo terapeutico efficace per trattare e affrontare eventi traumatici.

Io stessa sono entrata in contatto con questa forma di terapia qualche anno fa, dopo un grave lutto. Grazie all’EMDR sono riuscita a ritrovare la stabilità emotiva in un tempo relativamente contenuto. Ho potuto trasformare il mio dolore in un’opportunità per muovermi in una nuova direzione, più in linea con la persona che ero diventata dopo questa dolorosa esperienza.

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Trauma transgenerazionale

Negli ultimi anni, la ricerca sugli effetti delle esperienze traumatiche dei genitori sui figli è aumentata in modo significativo, ad esempio con gli studi sugli effetti della Seconda Guerra Mondiale sulle generazioni successive. Esiste anche un´ampia serie di dati sui discendenti dei veterani del Vietnam, e soprattutto dei sopravvissuti all’Olocausto. È l’epigenetica, ovvero l’influenza dell’ambiente sui geni di una persona.

L’epigenetica esplora e spiega come fattori quali il clima, lo stile di vita, il regime alimentare, le esperienze e gli eventi traumatici causino cambiamenti nell’attività genetica delle future generazioni.

Potete ripercorrere anche voi le tracce di un eventuale trauma transgenerazionale. Così facendo avete modo di risolverlo ed evitare che continui ad essere trasmesso inconsapevolmente ai vostri figli e alle generazioni successive.

Sarò lieta di spiegarvi in un colloquio informativo online non vincolante come possiamo lavorare su questo aspetto in modo mirato e con successo.

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Come si svolge la mia psicoterapia

Teniamo colloquio informativo gratuito di ca. 30 minuti, sia al telefono che online, in cui chiariamo la volontà di lavorare insieme.

Effettuiamo una prima seduta di terapia in studio, oppure di terapia online, in cui si rileva un’anamnesi dettagliata e si stabilisce l’obiettivo della terapia. A questo punto si può fare una valutazione dei tempi necessari. Tuttavia, sarete voi stessi a decidere per quanto tempo e con quale frequenza vorrete venire.

Identifichiamo le esperienze negative, o i comportamenti, che attualmente vi creano malessere. Utilizzeremo il metodo che meglio si adatta alla situazione.

Una volta riportati in equilibrio gli eventi stressanti e le emozioni negative correlate, rivolgiamo la nostra attenzione al rafforzamento della vostra consapevolezza con emozioni positive. Oramai c`´e un ampio consenso in ambito terapeutico sul non concentrarsi solo sulle difficoltà, ma anche sulle esperienze di successo della vostra vita. Questo è ciò che io chiamo “attivazione delle risorse”.

Trovo che la risoluzione di traumi transgenerazionali e il lavoro biografico siano non solo molto affascinanti, ma anche molto importanti. Quando si identifica un trauma che è stato trasmesso inconsapevolmente attraverso le generazioni, è un sollievo sapere che non siamo gli unici responsabili, ma che portiamo ancora il fardello emotivo dei nostri antenati. Diventa quindi ancora più importante risolvere questo trauma, affinché le generazioni future non ne siano più influenzate.

Io stessa sono riuscita a risolvere alcuni traumi, soprattutto in relazione a paure limitanti che avevano ancora a che fare con eventi accaduti ad alcuni miei nonni e bisnonni in Italia durante il periodo del fascismo.

Fissate una prima consulenza gratuita per scoprire come posso aiutarvi.

Chi sono

Dopo diversi anni di di successo come mental coach, principalmente con il metodo wingwave, era importante per me ottenere l’abilitazione a svolgere psicoterapia (Heilpraktikerin für Psychotherapie, un’abilitazione alla psicoterapia rilasciata dal ministero sanitario tedesco). In questo modo posso offrire un accompagnamento terapeutico più profondo e a lungo termine.

I miei metodi sono i colloqui individuali, la consulenza sistemica e l’E.M.D.R. Questa forma di terapia mi ha aiutato molto personalmente in passato dopo un lutto importante e mi ha permesso di continuare a vivere in modo più consapevole. Io stessa ho imparato a creare cose positive da una profonda disperazione.

Vi incontro con molta empatia, comprensione e interesse genuino. Il mio lavoro è orientato alla soluzione: dopo aver trattato le esperienze e le emozioni negative, pongo l’accento sull’attivazione delle vostre risorse interiori, in modo che possiate ritrovare il vostro equilibrio attraverso esperienze positive.

Sono nata e cresciuta in Italia. Dopo gli studi e alcuni anni di esperienza lavorativa mi sono trasferita a Brema, nel nord della Germania, per motivi professionali, dove vivo ormai da oltre 20 anni. Grazie alle mie conoscenze linguistiche, offro terapia e coaching in diverse lingue, italiano, tedesco, francese e inglese.

Cecilia Arri vince il wingwave Coaching Award 2021
Il metodo wingwave consente una rapida riduzione dello stress, un aumento della creatività e una buona stabilità in situazioni conflittuali. Nel 2021 ho vinto un premio, un importante riconoscimento per i miei percorsi di successo con questo metodo di coaching.
Nelle mie sessioni di terapia introduco occasionalmente elementi di questo metodo, ad esempio nei casi di ansia e stress da prestazione. Wingwave è nato oltre 20 anni fa come EMDR nel coaching.

Testimonianze

Valentina

Mi sono trasferita in Germania tre anni fa, da sola e nel periodo del Covid. Ci sono state molte situazioni difficili e di crisi che ho dovuto affrontare e questo mi ha portato a non essere in grado di farcela da sola. Ho deciso di intraprendere una terapia EMDR perché non volevo affidarmi ad una terapia standard in cui mi limito a parlare. Dopo le sedute di terapia con Cecilia Arri, mi sento più centrata e stabile e sono in grado di prendere decisioni da sola e di affrontare la mia vita con calma e concentrazione.

Martina

Chi si rivolge ad un’altra persona per chiedere aiuto in una situazione di crisi lo fa per una crescita personale, una spinta motivazionale, un supporto. Cercavo competenza e preparazione, ma soprattutto la componente umana empatica e più sensibile. Questa è la cosa più importante per me in psicoterapia. Con Cecilia ho trovato tutto questo!
Sto facendo un percorso sempre più utile e costruttivo.